Guardando il dato delle vendite di
auto relativo al mese di marzo sembra di leggere un bollettino di guerra, con
tanti meno di fronte al volume di vendite delle auto, una sorta di “strage”
silenziosa cui si assiste impotenti, eppure ciò che sta accadendo al settore
auto, che ci piaccia o meno, è perfettamente in linea con quanto sta avvenendo
in fatto di politica economica, quella stessa che dovrebbe farci vergognare di
essere italiani!
Secondo gli indicatori ufficiali,
infatti, raffrontando il mese di marzo 2012 con lo stesso mese del 2011, il
calo è stato del 7%, se poi guardiamo il primo trimestre 2012 la flessione è
stata del 7,7%. Il Gruppo Fiat ha fatto “tombola”, vendendo quasi il 26% di
auto in meno da un anno ad un altro. Tralasciamo altri dati impietosi, sorvoliamo
anche su tutte le beghe e i disagi apportati dagli autotrasportatori e
dimentichiamo per un attimo fin’anche la
crisi economica europea. Diciamola tutta invece….
In Italia l’attuale classe dirigenteha messo in ginocchio il Paese. Come si poteva sperare in una ripresa del
settore auto, visto che di quello parliamo, di fronte ai tagli, alle sempre nuove
tasse, ai prezzi stellari dei carburanti che il caro Governo Monti ha appiccicato
all’intera economia dalla sua ascesa e che continua imperterrito ad appioppare agli italiani. Come si può
immaginare che i settori industriali e l’auto è uno di questi, risorgano, se le
banche e le finanziarie hanno chiuso i rubinetti anche del credito al consumo.
Che
dire anche di quel clima da “caccia alle streghe” che lo stesso Governo ha
inteso imprimere quando si parla di evasione fiscale. Provate a comprare una
nuova auto, dovrete poi giustificarvi come se aveste rapinato una banca, di
fronte a chi vorrà sapere da voi come avete fatto a comprarla, dove avete preso
i soldi e via di seguito. Insomma, se questa era la ricetta per salvare l’Italia,
teniamoci forti, i suicidi, uno al giorno per la cronaca, ci insegnano proprio
questo, siamo agli sgoccioli, destinati come siamo ad ingrossafre le fila della
Caritas, altro che acquistare auto.
C'è qualche nesso tra i problemi del comparto auto e le quotazioni dei carburanti?
RispondiElimina