Se guardiamo un’auto
costruita oggi rispetto ad una di soli vent’anni fa ci rendiamo conto di come
fra le due vetture pare sia passata un’era geologica. A partecipare a tale
progresso è stata l’elettronica che è entrata prepotentemente in auto facendone
da padrona ed è la stessa elettronica ad essersi impossessata dei sistemi di
antifurto più all’avanguardia del momento che hanno definitivamente mandato in
soffitta i vecchi sistemi di allarme. Dunque mai come adesso un’auto potrebbe sentirsi
sicura in mano al suo proprietario. Eppure così non è, come ci hanno dimostrato
due equipe di scienziati appartenenti a due università differenti.
I ricercatori hanno potuto
infatti dimostrare che rubare un’auto è molto più semplice di come si potesse
pensare, ovviamente scordiamoci il vecchio topo d’auto con grimaldello e “chiavi
di porco” e, dunque, per farlo hanno condotto un esperimento su due auto
applicando l’odioso sistema analogo a quanto fanno gli hacker con i computer e
di fatti il gruppo si è servito di un pc portatile che interagendo con i
sistemi elettronici dell’auto riuscivano a bloccarle i freni, a suonare il clacson,
ad abbassare e alzare i finestrini, accendere e spegnere la radio, il clima, i
tergicristalli, così come riuscivano anche a mettere in moto le vetture. Per
gli addetti ai lavori, il gruppo di studio null’altro avrebbe fatto che
intercettare il sistema CAN-BUS delle autovetture, intendendo per ciò, il
sistema di antifurto montato sulle più moderne auto del momento. Tale sistema è
a sua volta collegato con l’apposita area posta all’interno della vettura ed in
grado di assicurare tutti i sistemi di sicurezza del mezzo, dall’apertura dei
finestrini, allo spegnimento del veicolo o del blocco motore e così via.
Curiosamente a collegare il CAN-BUS all’area di smistamento di tutte le
informazioni di cui necessita un’auto provvedono due fili che terminano la loro
corsa in una linea definita High CAN-BUS e Low CAN-BUS, dove gli scienziati
hanno agito per portare a termine il loro esperimento, dimostrando che il
possesso di un pc portatile e alte conoscenze informatiche, consentono di
rubare un’auto ovunque posta e comunque protetta. A questo punto la domanda
nasce spontanea, sono in grado i costruttori di aggiornarsi più dei ladri di
auto?
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