Vi hanno appioppato un’ipoteca giudiziaria
illegittima? L’artefice di ciò è stata Equitalia? Avete diritto al
risarcimento, come avvenuto già in Puglia dove Equitalia è stata condannata a
risarcire un contribuente a cui aveva iscritto un’ipoteca non dovuta. In questo
caso il risarcimento è stato di 15 mila euro.
Bisogna oltretutto ricordare che, affinché
Equitalia possa iscrivere ipoteca è necessario che il contribuente sia messo in
grado di conoscere nel dettaglio eventuali pendenze tributarie emesse nei suoi
confronti, ciò, attraverso
la corretta notifica delle propedeutiche cartelle di pagamento (si veda art. 77
del DPR n. 602/73). Nel caso avvenuto al contribuente
pugliese i Giudici, tramite la Commissione
Tributaria chiariscono che “Tale comportamento di natura dilatoria e
defatigante per il contribuente rivela, negli enti impositori, una mancanza
assoluta di avvedutezza e di una sia pur minima consapevolezza della
legittimità o meno del proprio agire e delle conseguenze che i propri atti
andavano a determinare…” (sent. CTP di Bari n.36/08/10).
Ne deriva dunque che è del tutto legittimo il risarcimento dei danni morali
subiti dalla “vittima” di Equitalia e, dunque, viene chiarito che “ciò
non osta per l’ammissione della domanda riguardo al danno morale conseguente
all’accertata inesistenza del diritto degli enti impositori a chiedere
l’iscrizione ipotecaria sul patrimonio del contribuente e ai conseguenti disagi
psicologici che tale condotta ha provocato”.
Secondo
i giudici, quindi, la quantificazione dei danni può avvenire tranquillamente in
via equitativa ai sensi dell’art. 1226 del Codice civile.
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