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Un passo
indietro fino al 1979. La vendita di auto nel 2012 ha fato registrare gli
stessi livelli di 33 anni fa: nell’intero 2012 le nuove immatricolazioni
sono state poco più di 1,4 milioni, con una variazione del -19,87% rispetto
al 2011, durante il quale ne furono immatricolate 1,75 milioni. La
motorizzazione ha immatricolato, nel mese di dicembre 2012, 86.735 autovetture,
il 22,51% in meno rispetto a dicembre 2011, durante il quale ne furono
immatricolate 111.928 (a novembre la variazione era stata del -19,78% rispetto
allo stesso mese del 2011).
A determinare questa preoccupante caduta, da un
lato hanno sicuramente contribuito il potere di acquisto delle famiglie ai
minimi storici (dal 2008 è crollato del -13,2%) e la forte frenata
dell’indebitamento e, dall’altro, i costi ormai proibitivi per il
mantenimento delle automobili (in primis i carburanti).Basti pensare che,
come recentemente monitorato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori,
nel 2012, tra polizze rc auto, pedaggi autostradali e nuovi record raggiunti
dai prezzi dei carburanti, complessivamente gli aumenti a carico di un
automobilista sono stati pari a +481 Euro nel caso di un’auto a benzina, di
+538 Euro, invece, per un’auto a gasolio. Come se non
bastasse, anche il mancato avvio di ecoincentivi per l’anno appena
trascorso ha fatto la sua parte. “Per contrastare tale tendenza, è fondamentale
rimettere in moto la domanda di mercato, agendo da un lato sul potere di acquisto
delle famiglie (attraverso una detassazione per il reddito fisso) e,
dall’altro, in direzione di un calmieramento delle polizze rc auto e dei
prezzi dei carburanti (attraverso una completa liberalizzazione della rete
di distribuzione ed una riduzione delle accise di almeno 6 centesimi)” ha
concluso Federconsumatori.
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