Forse interesserà poco la cosa, ma in un periodo in cui si parla tanto di ambiente e dell’impatto che l’auto ha verso di esso, non dovrebbe sorprendere il fatto che qualcuno s’è presa la briga di investigare riguardo al numero di
insetti che ogni auto che circola riesce a far fuori. Un numero spaventoso, alla stregua di un potente insetticida, insomma, un numero a nove zeri come minimo.
insetti che ogni auto che circola riesce a far fuori. Un numero spaventoso, alla stregua di un potente insetticida, insomma, un numero a nove zeri come minimo.
Lo studio bizzarro è stato effettuato in Olanda, grazie al lavoro di un biologo dell'Università di Wageningem, Arnold Van Vliet, che ha arruolato qualcosa come 250 volontari incaricati di contare il numero di insetti spiaccicati sulla targa dopo un giorno di viaggio in auto. Mancano al censimento tutti quelli “fatti fuori” dal parabrezza dell’auto e dalle altre parti della carrozzeria.
Il singolo dato per singolo volontario viene trasferito in un database denominato "Splashteller"che alla fine delle prime sei settimane di lavoro ha riportato i primi risultati sorprendenti, ovvero. Con una percorrenza di 31 mila chilometri ci hanno rimesso le “penne” più di 18 mila insetti, quasi due insetti per ogni chilometro percorso e ciò solo a causa della targa anteriore. Ne deriva che ogni mese ci rimettono “la pelle” ben 3,3 miliardi di insetti per mano del killer rappresentato dalla targa, ma se andiamo a considerare la ben più vasta superficie della carrozzeria dell’auto scopriamo che ogni mese non “tornano più a casa” qualcosa come 132 miliardi di…. Entomi, nome scientifico di questi animaletti!
E noi, in Italia, che insetticidi siamo? Considerando la media percorrenza annua, mensile e giornaliera degli italiani, considerando la media stagionale, col caldo si fanno fuori più insetti, scopriamo che, i nostri connazionali in auto “freddano”qualcosa come 910 miliardi di insetti, ovvero 75 miliardi al mese e ogni giorno…. ben due miliardi e mezzo è il numero di questi esseri che decedono! Meno male che gli insetti non sono assicurati anch’essi… chissà che business per le Assicurazioni!
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