Qualcuno cade per strada e si fa
male a causa di un’asperità del manto stradale mal ricostituito, chiede il
risarcimento danni al Comune e l’Amministrazione Comunale si tira fuori dalle
proprie responsabilità adducendo il fatto che i lavori di manutenzione stradale
li ha affidati ad aziende terze. Secondo voi, è giusta la risposta del Comune?
Assolutamente no, visto che l’aver
appaltato ad azienda terza non esclude la responsabilità dell’Ente appaltante e
a ribadire tale concetto è la Cassazione che con una Sentenza depositata a
gennaio scorso ha accertato la responsabilità del Comune per i danni subiti da
un cittadino al quale l’ente locale aveva risposto eccependo
il difetto
di legittimazione passiva, asserendo e dimostrando l’affidamento ad un soggetto
terzo della manutenzione e della sorveglianza del tratto di strada incriminato.
La Cassazione ha invece risposto condannando il Comune al risarcimento del
danno verificatosi a seguito del cd. “difetto intrinseco” della rete stradale e
per tali ragioni unico soggetto chiamato in causa non poteva che essere
l’amministrazione comunale nonostante il provvedimento di appalto della
manutenzione. Meditate gente, meditate!
Fonte: Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico
Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore
dello "Sportello dei Diritti"
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