
Non si aspettava di certo l’Anas una Sentenza della Corte di
Cassazione che la reputava responsabile e civilmente tenuta a risarcire i danni
al motociclista che subiva un incidente stradale riportando lesioni gravissime,
nonostante lo stesso conducente guidava la sua moto in maniera scriteriata.
Il tutto si riferisce ad un sinistro della strada subito da
un motociclista che a causa della velocità elevatissima sostenuta urtava contro
il guardrail e perdeva un braccio di netto. Dunque ci si aspettava di poter
concludere la vicenda con la responsabilità del conducente senza tirare in
ballo altri eventuali soggetti perseguibili ed invece così non è stato. Secondo
la Suprema Corte, infatti, vero è che il motociclista guidava in modo
scriteriato, ma vero è anche che nello specifico l’incidente occorsogli non
avrebbe avuto quelle conseguenze drammatiche che di fatto si sono verificate se
l’Anas, che gestiva quel tratto di strada, avesse agito in maniera diligente
nella custodia della cosa affidatagli. Invece, dopo la ricostruzione dei fatti,
sarebbe emerso che l’Ente di gestione della strada, non si era curata di
assicurare al meglio il guardrail che sotto la spinta della moto ha ceduto
esponendo parti metalliche che di fatto hanno mutilato il giovane conducente.
Ne deriva che la condotta di guida imprudente del motociclista è si passibile
di sanzione, ma lo è anche l’Anas che è tenuta a garantire la sicurezza delle
strade che gestisce e che se non lo fa come dovrebbe, come in questo caso, in
forza dell’articolo 2043 del Codice Civile, risponde dell’evento e ne paga le
conseguenze e, nello specificoè tenuta anche al risarcimento del danno
verificatosi, nonché a tutte le spese legali e processuali.
adesso i motociclisti faranno ancor di più i pazzi, per le nostre strade........
RispondiEliminaLo so, ma se l'Anas ha torto è giusto sanzionarla
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