Dopo aver sperimentato sulla nostra
pelle cosa significhi scoprire alla pompa la benzina ad oltre due euro al litro, non ci
resta che… piangere, oppure, attendere nuovi incentivi ma con una
particolarità, ovvero, spostare la nostra attenzione su ambiti diversi che non
siano i soliti che riguardano i motori termici tradizionali. Semmai rivolgerci
all’auto ecologica e per questa esistono incentivazioni davvero convincenti.
Del resto sono in molti ormai ad
asserire che il futuro dell’auto ormai viaggia sull’ecologico, ma se questo è
affiancato non solo dagli incentivi per l’acquisto di queste vetture, ma anche
e soprattutto da uno sviluppo delle infrastrutture di ricarica che fino ad oggi
ha frenato lo sviluppo del settore.
Il risultato è che a partire dal 1
gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2015, chiunque acquisti un’auto elettrica,
ibrida, a gas, a biometano, biocombustibili e domani ad idrogeno, purchè la
vettura sia talmente poco inquinante da emettere meno di 120 grammi di Co2 al
chilometro, potrà beneficiare di un incentivo anche se acquisterà l’auto in
leasing, che andrà da 3.000 fino a 5.000 euro, ovvero una percentuale di sconto
che sarà del 20% sul prezzo di acquisto per chi effettuerà l’ordine d’acquisto
o di locazione finanziaria nel 2013 fino al 2014 e che scenderà al 15% per il
2015, fermi i limiti di cui sopra. Per usufruire dell’incentivo bisognerà
cedere l’usato appartenuto che sarà rottamato in quanto inquinante.
C’è di pi
Chi non vorrà separarsi dal proprio usato potrà
beneficiare degli stessi incentivi se riuscirà a trasformare la propria auto in
una vettura elettrica che una volta modificata risulterà già omologata, senza necessità di approvazioni da parte della
casa costruttrice. Per favorire tutto ciò, verranno potenziate le stazioni di
ricarica in tutto il Paese a cominciare dal fatto che dal primo giugno 2014 per i nuovi edifici non
residenziali, quelli cioè che ospiteranno uffici, negozi e altre attività
commerciali, scatterà l'obbligo di dotarsi di uno o più pilastri per caricare
le auto elettriche. Per i condomini, invece, si tratterà di una libera facoltà
di competenza dell'assemblea (in caso di bocciatura, il singolo condomino può
installarla a sue spese); dall'obbligo sono invece esenti gli immobili
pubblici. I comuni dovranno adeguare entro il 31 maggio 2014 i propri
regolamenti sull'attività edilizia, introducendo l'obbligo di installare le
colonnine per chi voglia conseguire il titolo abilitativo edilizio. Potranno
inoltre concedere esoneri e agevolazioni sulla tassa per l'occupazione di spazi
e aree pubbliche ai proprietari d'immobili che si doteranno delle
infrastrutture di ricarica.
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