Inseriamo per intero il Comunicato
Stampa del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore” a firma dell’avvocato
Giovanni D’Agata a proposito delle nuove restrizioni per gli autisti
relativamente all’uso del cellulare alla guida.
Parlare
al cellulare o mandare
SMS mentre si guida è diventato un luogo comune, ma ecco
un nuovo giro di vite per i più di dieci milioni di automobilisti che in Italia
utilizzando regolarmente i telefoni cellulari durante la guida.
In risposta alle preoccupazioni di sicurezza, la IX
commissione trasporti della Camera, in sede referente, ha ripreso l'esame del
disegno di legge recante "Modifiche all'articolo 173 del decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285,
in materia di uso di apparecchi radiotelefonici durante
la guida". La Commissione Lavori pubblici aveva già approvato in sede
deliberante il ddl in materia di uso di apparecchi radiotelefonici durante la
guida.
Il testo, intende introdurre una modifica all’articolo
173 del Nuovo codice della strada al fine di prevedere l’estensione del divieto
di utilizzo di apparecchiature radiotelefoniche durante la guida "ai
conducenti dei veicoli adibiti ai servizi delle strade, delle autostrade e al
trasporto di persone in conto terzi".
Gli studi sino ad oggi effettuati, hanno dimostrato il
fatto che usare il cellulare mentre si sta guidando comporta un rischio elevato
di provocare un incidente: è appurato che una distrazione di soli due secondi a
100 km/h
fa percorrere alla nostra macchina 56 metri prima di percepire un ostacolo, poi
fra tempo di reazione (un secondo) e frenata in condizioni ottimali ne servono
altri 71. Totale 127 metri
prima di riuscire a fermare il veicolo. Secondo l’Istat, l’utilizzo del
cellulare alla guida è stato paragonato alla guida in stato di ebbrezza. La
conferma arriva anche da uno studio dell'ISS - Istituto Superiore di Sanità
evidenzia, che sottolinea come il rischio relativo per chi utilizza il
cellulare è pari a 4. Cioè chi guida utilizzando il telefonino (anche con
l'auricolare o il viva voce), ha 4 volte più probabilità di rimanere coinvolto
in un incidente rispetto a chi non lo utilizza.
Lo studio, informa quindi che il degrado della
capacità di guida determinato dall'uso del cellulare è simile a quello indotto
da un'alcolemia del conducente intorno a 80mg/100ml (il limite legale in Italia
è pari a 50mg/100ml). È noto, inoltre, che usare il cellulare mentre si è alla
guida provoca un ‘invecchiamento’ delle capacità di reazione: in sostanza, se
un ragazzo di 20 anni si mette al volante parlando al cellulare, i suoi tempi
di reazione sono gli stessi di un guidatore di 70 anni senza cellulare. È come
subire un invecchiamento immediato, dicono gli esperti. L’analisi delle
circostanze accertate o presunte di incidente mette in luce che, nell’ambito
dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di
precedenza, la guida distratta, la velocità troppo elevata sono le cause più
diffuse di incidente e costituiscono da sole il 44 per cento dei casi.
Nell’ambito della guida distratta, l’utilizzo del telefonino durante la guida
rappresenta uno dei fattori di più alta incidentalità.
A fronte di tali dati, la previsione normativa che
consente l’utilizzo di apparecchiature radiotelefoniche durante la guida ai
conducenti dei veicoli adibiti ai servizi delle strade, delle autostrade e al
trasporto di persone in conto terzi appare, oggi, del tutto ingiustificata e
contraria all’obiettivo generale della sicurezza stradale".
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento
Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e
fondatore dello "Sportello
dei Diritti",l’estensione del divieto, ha quindi "il solo scopo
di aumentare il livello di sicurezza sulle strade e sulle autostrade del Paese
e di eliminare una delle possibili cause di distrazione alla guida che possono
recare pregiudizio non solo a chi le utilizza in modo improprio, ma anche a
terzi".
Giovanni
D’AGATA
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