L’anno scorso le precipitazioni a carattere
temporalesco in tutt’Italia sono state molteplici con ingenti danni di natura
economica. Quest’anno non sarà da meno e ogni volta tale condizione ripropone
il problema degli allagamenti in città, con il carico di vite umane che tale
fenomeno comporta e il danno patrimoniale che sempre ne consegue. Ma se la
nostra auto resta impantanata in un improvvisato guado formatosi nella nostra
città, chi deve risarcirci?
La risposta è adesso quanto mai univoca, se
infatti ad essere stata sommersa dall’acqua è la nostra auto o un qualsiasi
altro mezzo, a pagarci dovrà essere il Comune entro l’area di sua competenza e
laddove si è verificato l’evento. Tuttavia è importante ricordare che il risarcimento
è a carico di detto Ente quando sia chiara la sua negligenza nel disporre
sistemi adeguati atti a far defluire l’acqua. Lo ha stabilito la Corte di
Appello di Lecce il 4 giugno scorso ribadendo la necessità per il Comune di risarcire i danni subiti dal
proprietario dell'autovettura che a causa dell'allagamento della strada
s'impantana con il mezzo. Del resto, l’ente locale risponde dei tratti dove
sussiste una concreta possibilità di esercitare controllo e vigilanza in quanto
la responsabilità per i danni provocati da cose in custodia che trova
fondamento nell'art. 2051 del codice civile é applicabile anche ai beni
demaniali; a ciò discende che, affinché la P.A. possa essere considerata esente
da responsabilità per i danni causati da tali beni, occorre avere riguardo non
tanto alla loro estensione, quanto alla concreta possibilità di esercitare un
potere di controllo e di vigilanza su di essi, da valutarsi caso per caso.
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