lunedì 11 febbraio 2013

Auto: megatruffa in Puglia


Un raggiro comunitario di circa 5 milioni di euro è stato sventato a Taranto, dopo lunghe indagini, dalla Guardia di Finanza: ennesima frode realizzata con il sistema delle “società cartiere”. Questo genere di attività imprenditoriali sono costituite al fine di stampare fatture false per frodare l’Iva o per ottenere fondi europei e sono particolarmente diffuse in Italia soprattutto nel mercato delle autovetture.


Tra il 2005 e il 2010 emettendo fatture per circa 28 milioni di euro per operazioni fasulle, tre persone tramite quattro società cartiere, sono riuscite a porsi
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come intermediari tra fornitori esteri e rivenditori italiani di auto, consentendo alle concessionarie di auto italiane di detrarre indebitamente l’Iva per vendere sul mercato le vetture a prezzi altamente concorrenziali. L’imposta era indebitata sulle quattro società che, essendo prive di patrimonio, non permettevano allo Stato di recuperarla. Ad avvalersi del raggiro sono state diverse società della provincia che operano a Ginosa, Manduria, Sava, Pulsano e Martina FrancaLa frode ha portato ad un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili intestato a indagati e prestanomi per un valore di 4 milioni di euro e alla denuncia di venti persone. La prima società cartiera fu scoperta a Laterza nel corso di un ordinario controllo fiscale spingendo avanti le indagini delle Fiamme Gialle su tutto il territorio. Neanche le disposizioni antifrode introdotte in Italia, previste dalla legge nr 286/2006 per l’obbligo di tracciatura delle auto comunitarie sono riuscite ad impedire il prosieguo del raggiro. Il fenomeno delle società cartiere, intestate a prestanomi e col solo scopo di deresponsabilizzare l’operazione, è molto frequente in Italia e rappresenta un grosso problema per il sistema economico nonostante le misure tese a contrastare “le frodi fiscali internazionali e nazionali operate tra l’altro nella forma di caroselli e cartiere”, come il decreto legge 40/2010.

Articolo redatto da  Alessia Demarco  per Help Consumatori    

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