martedì 29 novembre 2011

Maybach: una "messa" in suffragio!






E’ con grande tristezza mista a dolore, che annunciamo a “parenti” ed amici di quanti ebbero modo di conoscerla, l’immatura scomparsa di Maybach.

Dopo lunga sofferenza, Maybach
non è più con noi e con quanti si prodigarono fino all’ultimo di alleviarne le sofferenze, compresi quelli che con pietose bugie si sono adoperati per sottacerle l’infausta diagnosi che illustri clinici avevano formulato per Maybach al suo capezzale.


Con “lei” se ne vanno “57” e “62”, due “nomignoli” con la quale eravamo soliti ricordare la sontuosa Maybach. Nel giorno della dipartita, ci pare doveroso ringraziare Aston Martin per la preziosa collaborazione e vicinanza dimostrata alla morente “signora”, così come un sentito grazie va a Rolls-Royce e Bentley che non hanno infierito sul corpo straziato di Maybach, nonostante ne avessero titolo per farlo.

Con Maybach se ne va una parte di noi, quella più stupida e stolta che ancora ritiene possibile immaginare che in un mondo che deve studiarsi formule sempre più inedite per continuare a sperare in un futuro accettabile di fronte ad un capitalismo al crepuscolo, con tutte le conseguenze del caso, possa esserci spazio per impietosirsi per la fine ingloriosa di un marchio spregevole capace solo di inneggiare al lusso sfrenato, all’inutilità e, a volte, persino al grottesco. 

Maybach muori in pace, non ti rimpiange nessuno!

Nessun commento:

Posta un commento