domenica 14 ottobre 2012

Assicurazioni auto: ecco come abbattere sensibilmente il premio


Le auto “storiche” vivono o meglio rivivono il loro momento di gloria: secondo dati Aci, le auto con oltre 20 anni circolanti in Italia sono quasi raddoppiate, raggiungendo quota 4 milioni. Tra i vantaggi di queste quattro ruote vecchio stampo c’è un’assicurazione rc auto dai costi contenuti: le auto d’epoca sono infatti soggette ad una Rc auto minimia, in genere compresa tra i 100 e i 170 euro all’anno.

A rilevare un incremento notevole del numero delle auto d’epoca circolanti in Italia è
intervenuta, oltre all’Aci, anche l’Asi, che gestisce il registro delle auto storiche: se nel 2001 i mezzi iscritti erano 55.000, oggi sono quasi 200.000. A questi dati si aggiungono poi quelli relativi ad una diminuzione delle rottamazioni: “ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 228 usate a agosto e 169 nei primi otto mesi dell’anno. Questi valori risultano particolarmente elevati perché il numero delle prime iscrizioni ha raggiunto questo mese il minimo storico di agosto 1964″. 
Ma vediamo nel dettaglio come e quando un’auto può esser definita d’epoca. Le auto registrabili come storiche, secondo quanto previsto dalla norma vigente in Italia, sono quelle con oltre 20 anni d’età. Oltre i 30 sono “anziane” e godono di diritto dei benefici. Non tutte le assicurazioni offrono polizze per le auto storiche ma l’Asi, ormai da anni, ha una convenzione con una nota compagnia assicurativa. L’Automotoclub storico italiano (Asi) offre tre tipi di certificazione: l’attestato di storicità, non sempre accettato dalle assicurazioni, il certificato di rilevanza storica, valido a fini fiscali ma a volte non accolto dalle assicurazioni, e la carta di identità della vettura, il documento più importante per ottenere la polizza assicurativa, scontata del 70-80%.

E’ bene aggiungere che, perché un’auto possa esser definita d’epoca, bisogna fare riferimento a quanto indicato dall’art. 63 della legge n. 342/2000. Gli elementi che determinano la storicità e l’interesse collezionistico di un’auto o moto, sono divisi in tre tipologie: i veicoli costruiti specificamente per le competizioni, i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica e i veicoli che rivestano un particolare interesse storico o collezionistico “in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume”.
Ufficio Stampa Help Consumatori
Supermoney.eu

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