domenica 14 ottobre 2012

Aria condizionata: in auto incide sui consumi più di quanto si creda



La scienza lo sta sostenendo da un po', quanto poi sia applicabile e, sopratutto, attendibile nella pratica questa nuova acquisizione se estrapolata dal contesto generale che la riguarda, è tutto da vedere. Tuttavia, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology a cura di Martin Weilenmann e colleghi dell’EMPA (i Laboratori svizzeri di scienza e tecnologia dei materiali), l'aria condizionata in auto fa consumare molto di più, quasi il 30% in più, se consideriamo i Paesi più caldi, fino al 5% in più in quelli più freddi. Ma non è tutto.

Per ridurre tali aumenti del consumo di carburante basterebbe poco, ovvero, basterebbe spegnere l'impianto quando arriva a 18 gradi C.  I ricercatori hanno infatti stabilito che con questa temperatura esterna all’intero dell’abitacolo si ottengono temperature (intorno alla testa del guidatore) di circa 23°C che gli esperti considerano quella che viene percepita come ottimale dagli individui. In questo modo si otterebbe un risparmio di energia rispetto a quella sprecata di due terzi. Interessante è il fatto che per la prima volta si è fatto riferimento ad uno studio europeo e non americano dove il parco auto circolante si avvale di modelli più grandi e relativi più grandi motori.


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