L’84 per cento degli italiani (un campione di intervistati tra i 16 e i 70
anni) è convinto che le case produttrici di automobili potrebbero produrre
veicoli più efficienti,
capaci di offrire agli automobilisti maggior
risparmio di carburante, garantendo vantaggi economici e inquinando di meno.
Inoltre, più della metà degli intervistati ritiene che l’Unione Europea debba
aggiornare la propria legislazione per avere norme ancora più severe in materia
di emissioni dei veicoli a motore. E’ quanto emerge dal sondaggio
condotto dall’istituto Ipsos MORI per conto di Greenpeace.
“La
preoccupazione dei consumatori per i costi della mobilità e la richiesta di
proteggere il clima coincidono perfettamente – ha dichiarato Andrea
Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace
Italia – Oltre la metà degli intervistati (51%) ritiene che sia giusto
prevedere regole più severe per le emissioni dei veicoli costruiti in Europa,
anche se questo dovesse incidere sul prezzo di acquisto delle auto.
Inoltre il 27 per cento ritiene che la spesa mensile in carburanti incida in
maniera consistente sul proprio budget. Crediamo si tratti di informazioni
importanti per i negoziati in corso in questi giorni in Europa”.
Proprio oggi i Ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea si riuniscono in
Lussemburgo per discutere di misure per l’efficienza energetica delle
automobili: il ministro per l’ambiente tedesco Peter Altmaier sta
facendo pressione per mantenere sulle strade europee i veicoli meno efficienti
e nocivi per il clima e per i consumi di petrolio, minando la possibilità di
conseguire un accordo per standard di emissione ambiziosi. La proposta di
Altmaier infatti prevede un ricorso massiccio ai così detti
‘supercredit’ (forme di compensazione delle emissioni tra mobilità
elettrica e mobilità tradizionale) che, favorendo gli interessi di breve
termini delle azienda automobilistiche tedesche, vanificherebbero ogni istanza
di riduzione delle emissioni europee di CO2 dalla mobilità su gomma.
Per scongiurare che si arrivi a un accordo al ribasso e che gli sforzi
tedeschi per indebolire la politica di difesa del clima europea abbiano la
meglio, oggi attivisti di Greenpeace hanno accolto il ministro per
l’Ambiente Orlando e i suoi colleghi, al loro arrivo in Lussemburgo per il
meeting del Consiglio, con striscioni in cui si chiede una legge che
promuova maggiore efficienza per i veicoli prodotti nell’UE.
Greenpeace chiede ai Ministri europei di rigettare ogni espediente
per indebolire il target europeo di riduzione della CO2 di 95g CO2/km
e di promuovere un nuovo obiettivo di non più di 60g CO2/km entro il 2025.
Agenzia Help Consumatori
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