mercoledì 21 agosto 2013

Auto acquistate all'estero: a volte si annida la "truffa"!





Auto acquistate all’estero perché così si risparmia anche su assicurazione, bollo e tasse di circolazione. Il fenomeno è sempre più diffuso, ma il Codici lancia l’allarme truffa e chiede alla Procura di indagare per verificare l’eventuale esistenza di una organizzazione criminale dietro la diffusione di auto immatricolate all’estero. 


Il risparmio che si riesce a ottenere, spiega il Codici, è molto elevato, si pensi che le assicurazioni arrivano al di sotto dei 200 euro, cifra impensabile nel nostro Paese. Ma la questione non è solo economica: il basso costo è rapportato alla bassa copertura dei rischi che l’assicurazione garantisce. Ed è qui la truffa: in caso di incidente stradale tali assicurazioni non risarciscono (o lo fanno in maniera irrisoria) i soggetti coinvolti nel sinistro.
Si pensi, spiega il Codici, alle infrazioni del codice della strada: i proprietari di tali auto possono non farsi troppi problemi a passare con il semaforo rosso, varcare le zone a ztl, parcheggiare omettendo di pagare il ticket. Tutto ciò perché che con la targa straniera è statisticamente poco probabile venire “beccati”. E basta andare su internet per trovare con facilità centinaia di inserzioni di auto in vendita, generalmente di grossa cilindrata, con targa romena, polacca, bulgara.

Il Codici, in collaborazione con la redazione del TGR Lazio ha svolto un’inchiesta, fingendosi interessato all’acquisto. Cosa è emerso? Il venditore furbetto racconta di pagare solo 130 euro di assicurazione all’anno e 70 euro di bollo, con assicurazione romena che, a suo dire, è uguale a quella italiana, essendo valida su tutto il territorio europeo. Offerta estremamente vantaggiosa insomma. L’operatore del Codici si finge anche interessato ad avere informazioni per mantenere proprietà e immatricolazione dell’auto ad un nominativo romeno, appunto per risparmiare. Ma è legale tutto ciò? “Non è legale – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – perché si sta realizzando un contratto simulato in frode alla legge, il contratto sembra lecito ma l’intento è quello di aggirare la legge. La situazione è preoccupante, perché sembra un fenomeno organizzato dietro al quale potrebbe celarsi un’associazione a delinquere. Basta far caso a quante macchine vediamo in giro con targa straniera, sono davvero tante”. Insomma, la copertura assicurativa c’è, ma con minimali molto bassi e non copre i danni a soggetti terzi.

Art. redatto da Help Consumatori

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