domenica 15 settembre 2013

Assicurazioni auto: addio chiusura inchiesta dopo furto auto






Da marzo 2012, in seguito all’introduzione del decreto liberalizzazioni, gli automobilisti che hanno subito il furto o l’incendio del proprio veicolo non devono più richiedere il “certificato di chiusa inchiesta” per avere il rimborso del danno. Secondo l’ultima indagine condotta dall’Ivass (ex Isvap), l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, sarebbero, però, poche le compagnie che rispettano tale norma.


Il “certificato di chiusa inchiesta” viene richiesto alla ProcuradellaRepubblica per ottenere il risarcimento danni a seguito di furti e incendi commessi da ignoti, non identificabili dal GIP del tribunale. La domanda di questo documento deve essere presentata in carta semplice presso le autorità giudiziarie competenti, con copia della denunciadifurto in allegato.

Questa procedura è stata espressamente abrogata da una norma contenuto nel pacchetto liberalizzazioni, ma, nonostante la legge parli chiaro, sono ancora molte le polizze che si ostinano a richiedere il “certificato di chiusura inchiesta”.

Gli svantaggi per i cittadini sono evidenti: i tempi di attesa per entrare in possesso della documentazione sono, infatti, molto lunghi – soprattutto nelle grandi città, dove solitamente le pratiche di rimborso avvengono a rilento – con crescentidisagi per gli automobilisti che subiscono ingiustamente un illecito.
Art. redatto da Help Consumatori e Supermoney.eu

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