Gli italiani e le quattro ruote sembrano andare abbastanza d’accordo,
eccetto che per un versante: il fattore inquinamento. Secondo l’ultima indagine
condotta dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazione auto on line,
quasi 3 italiani su 10 ancora non sanno con precisione quanto inquini la
propria automobile.
L’indagine targata Direct
Line ha rivelato come il 19% del campione non sia fermamente certo
della classe Euro della propria macchina; mentre quasi un italiano su 10 (9%)
ha confessato di non conoscerla affatto. Ma vediamo meglio tutti i
dettagli emersi dall’indagine.
Il 23% delle appartenenti al gentil sesso, coinvolte nell’indagine di Direct
Line ha dichiarato di non essere poi così certo di quanto inquini la propria
auto. Spostandoci invece sul versante giovani, ben il 22% degli under25
confessa senza alcun problema di non conoscere la classe euro.
Interessante invece la risposta data dalla maggioranza degli intervistati (49%)
alla domanda “Auto ecologica?”: “Si, grazie ma solo se allo stesso
prezzo della mia”. I dati parlano chiaro: il 22% del campione
sarebbe disposto a spendere solo fino a 1.000 euro in più al momento
dell’acquisto per un’auto meno inquinante. Disperati invece gli
appartenenti a quel 9% del campione, che stanchi dei continui rincari del
carburante, ammettono di esser disposti a rinunciare alle prossime vacanze, pur
di avere un’auto che inquini meno e che faccia risparmiare al distributore.
L’indagine di Direct Line ha poi interrogato il suo campione anche sul
fronte auto elettriche. Il risultato? Il 45% degli
italiani definisce necessaria, in caso di acquisto, anche la dotazione dell’
apparecchiatura per la ricarica. Il 22% dividerebbe la spesa con un
amico o un vicino di casa mentre il 19% sceglierebbe di risparmiare per poi
rivolgersi ai punti di ricarica disponibili.
In materia di mobilità sostenibile, Direct Line non poteva certo non
interrogare gli italiani sulla questione car sharing, la
condivisione dello stesso mezzo con più persone. Bene il 44% degli
intervistati ammette di essere favorevole a questa iniziativa, il 21% degli
italiani la trova anche buona bella idea, diverso invece il parere del 13% del
campione che proprio non accetta l’ipotesi. Gli italiani più gelosi
della loro quattro ruote, e sono circa il 23% del campione, ammettono invece
che sarebbero favorevoli al car-sharing, ma solo a patto di non mettere a
disposizione la propria auto.
Come di consueto, l’indagine di Direct Line ha scattato una fotografia
riguarda al car-sharing anche da un punto di vista territoriale. Primi in classifica
fiorentini (39%), bolognesi (28%) e romani (26%), si rivelano attenti
all’ambiente e alle emissioni nocive. Va peggio invece per cagliaritani e
bresciani (entrambi nel 48% dei casi), che ammettono come la loro zona sia
abbastanza carente in materia. I più scettici sono i veronesi (20%), che poco
credono in questa pratica. I più gelosi e meno aperti alla condivisione sono
invece i milanesi (32%), palermitani (28%) e torinesi (23%) che ammettono come
il principio del car-sharing sia una bella ipotesi, ma da non mettere mai in
pratica condividendo la propria auto.
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