La patente a punti deve essere più trasparente e il cittadino deve
poter conoscere nel dettaglio tutte le variazioni del punteggio, le
attribuzioni e le decurtazioni dei punti, e non solo il risultato complessivo.
È quanto stabilito dal Garante Privacy, che sottolinea come
l’automobilista deve poter conoscere nel dettaglio tutte le variazioni relative
ai punti della sua patente.
“Negli estratti cronologici inviati agli automobilisti –
spiega il Garante, intervenendo sul reclamo di un automobilista che denunciava
come nell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida ci fosse solo il
risultato complessivo del punteggio della patente e non tutte le variazioni –
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovrà indicare tutte
le attribuzioni o decurtazioni di punteggio, anche quelle effettuate
in modo automatico, compresa l’attribuzione di quei punti che
in un secondo momento vengono tolti perché assegnati illegittimamente. Il
Ministero inoltre, dovrà garantire all’automobilista che lo richiede la
conoscibilità, nel dettaglio e cronologicamente, di tutte la variazioni
riferite agli eventi passati”.
Dagli accertamenti è emerso che le comunicazioni trasmesse dal Ministero e
le informazioni online non riportano tutte le operazioni effettuate nel tempo
sui punteggi della patente. Un comportamento non conforme al Codice della
Privacy, ha stabilito il Garante, che ha concesso al Ministero sei mesi di
tempo per mettersi in regola assicurando informazioni complete e dettagliate
anche online sul portale dell’automobilista.
Art. redatto da Help Consumatori
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