mercoledì 11 settembre 2013

Patente a punti: ecco cosa non va!

Banner_300x250_Shop




La patente a punti deve essere più trasparente e il cittadino deve poter conoscere nel dettaglio tutte le variazioni del punteggio, le attribuzioni e le decurtazioni dei punti, e non solo il risultato complessivo.

È quanto stabilito dal Garante Privacy, che sottolinea come l’automobilista deve poter conoscere nel dettaglio tutte le variazioni relative ai punti della sua patente.

Negli estratti cronologici inviati agli automobilisti – spiega il Garante, intervenendo sul reclamo di un automobilista che denunciava come nell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida ci fosse solo il risultato complessivo del punteggio della patente e non tutte le variazioni – il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  dovrà indicare tutte le attribuzioni o decurtazioni di punteggio, anche quelle effettuate in modo automatico, compresa  l’attribuzione di quei punti che in un secondo momento vengono tolti perché assegnati illegittimamente. Il Ministero inoltre, dovrà garantire all’automobilista che lo richiede la conoscibilità, nel dettaglio e cronologicamente, di tutte la variazioni riferite agli eventi passati”.

Dagli accertamenti è emerso che le comunicazioni trasmesse dal Ministero e le informazioni online non riportano tutte le operazioni effettuate nel tempo sui punteggi della patente. Un comportamento non conforme al Codice della Privacy, ha stabilito il Garante, che ha concesso al Ministero sei mesi di tempo per mettersi in regola assicurando informazioni complete e dettagliate anche online sul portale dell’automobilista.

Art. redatto da Help Consumatori

Nessun commento:

Posta un commento