domenica 16 gennaio 2011

Auto low cost: e se scegliessimo le bi-fuel?





Conviene sempre acquistare un’auto bi-fuel benzina/GPL? Sicuramente si e se nell’ottica del risparmio se volessimo fare ancora di più, ovvero, acquistare un’auto low cost bi-fuel, sarebbe ancora una buona scelta? Perché no!

Ce lo chiediamo di fronte ai costi stellari di benzina e gasolio e ai prezzi, sia pure decurtati ma a volte ancora troppo alti per molti di noi, delle auto nuove e allora che soluzione ci rimane? Comprare un’auto low cost che sia tale anche nei costi di gestione. E, come è ovvio che sia, pensando alle low cost il pensiero va alla Dacia e alla sua Logan 1.400 GPL.






Certo, se pensiamo a quest’auto, ovviamente non possiamo non far caso al fatto che il design della Logan non è proprio avvincente, né si possono trascurare elementi come quelli rappresentati dagli interni, gradevoli ma un po’ troppo spartani, ma andando al sodo ci troviamo con un’auto da 75 cavalli di potenza che a gas divengono 72 e con un confort notevole, robusta ed in grado di affrontare anche strade con qualche asperità in più, basti pensare che l’altezza minima da terra è molto vicina a quella di un Suv, 16 centimetri, il tutto per circa 10 mila euro.

Dacia Logan 1.600 GPL

Se poi avessimo l’esigenza come quella rappresentata da una famiglia numerosa, occhio alla sette posti come la Logan MCV offerta con un ottimo motore 1.600 cc. di cilindrata da 84 cavalli di potenza benzina/GPL in due versioni, Ambiance e Laureate.

Lasciamo perdere il primo allestimento che non offre né il clima e neanche il servosterzo e dunque è inaccettabile, la seconda a circa 13.600 euro offre tanto spazio a bordo, anche per sette persone, un grande bagagliaio di ben 2.300 litri se si abbattono tutti i sedili ed un buon confort di marcia.

Dacia Sandero

Se poi si vuol beneficiare di una vettura più gradevole e più compatta, la risposta può venire dalla Sandero, con motore 1.400 cc. di cilindrata bi-fuel che con meno di diecimila euro vi offre tutto quanto possibile per rendere un’auto competitiva.

Ma visto che si parlava della low cost a GPL, impossibile non includere il tris della DR, partendo dalla DR1, passando alla DR2 e dalla DR3, di cui si è ampiamente discusso. Sono vetture che si possono acquistare sborsando somme entro o poco oltre i 10 mila euro e che sanno farsi apprezzare nonostante il ruolo da low cost detenuto.

 Tata Indica

Ma non potremmo chiudere questa rassegna senza citare un’altra low cost d’eccezione, quale di fatto è la Tata Indica di nuova generazione. Essenziale quanto si voglia, la Indica con motore di 1.400 cc. di cilindrata bi-fuel da 76 cavalli di potenza nella sua nuova versione ha un design sicuramente gradevole e costa meno di 11.000 euro, dunque, sicuramente da prendere in seria considerazione.










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