sabato 3 dicembre 2011

Italiani alla guida: tutt'altro che tranquilli







Guidare non è la cosa più naturale al mondo, almeno per quanto riguarda lo stato d’animo dei conducenti. Lo dimostra un sondaggio del Centro Studi e Documentazione Direct Line, un’importante Compagnia di Assicurazioni on line, che ci dimostra bene come guidare crei ansia e tensione ad almeno 9 italiani su dieci.


Ne emerge che, seguendo il lavoro di Direct Line, appena 9 italiani su dieci alla guida, possono dirsi affrancati da ansia estress da traffico. Certo le paure sono tante, da quelle ovvie di poter incorrere in qualche incidente stradale, anche per causa altrui, a quello di non essere certi che la condotta di guida degli altri sia sempre in grado di garantirci l’incolumità personale.



Lo dimostra il fatto che almeno su quest’ultimo punto, quasi tre italiani su dieci ha paura che gli altri, vuoi per una distrazione, vuoi perché parlano al cellulare, vuoi perché corre dove non dovrebbe, possano causare un evento negativo stradale. Per il resto, gli italiani, si sa, si sentono grandi guidatori d’auto, tant’è che facendo cento il campione di riferimento, appena due italiani su dieci ritiene di essere “deboluccio” al volante. 

Poi ci sono altre ansie che affliggono i nostri connazionali. Ad esempio, 17 su cento ha paura di rimanere in
panne in zone isolate, più della metà del campione teme l’impatto con un pedone ed un momento storico in cui il clima sembra sempre più impazzito, chi può dirsi tranquillo di fronte al variare delle condizioni climatiche. Tant’è  che temono il ghiaccio su strada  il 38% degli intervistati, seguito da nebbia (32%) e neve (10%).

Guidare l’auto


insomma non è scevro da timori e ansie, stati d’animo, che possono diminuire con l’avanzare dell’età, quando la guida si fa più sicura e più giudiziosa. Lo dimostra il dato secondo il quale coloro che hanno meno di 25 anni sono molto meno prudenti di coloro che hanno superato questa soglia d’età.  Lo sanno bene le Compagnie di assicurazione che, oltretutto, speculano non poco su questo fatto applicando tariffe RC auto, vergognose, per non dire altro, a chi ha meno di 25 anni d’età.

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