Con la Birdcage 75th, basata sulla tradizione Maserati e sulla sua più avanzata meccanica e realizzata in collaborazione con Motorola, Pininfarina riprende il tema dell’auto da sogno pura, questa volta proposto in una sintesi della vision delle tre aziende: design esclusivo, DNA sportivo e innovazione tecnologica.
Nell’anno della celebrazione dei 75 anni della Pininfarina, Birdcage 75th ritorna dunque alla storica tradizione dei prototipi sportivi estremi che enfatizzavano il rinascimento italiano del car design, iniziato negli anni Cinquanta e protrattosi negli anni Sessanta e primi Settanta. La Birdcage 75th, in omaggio allo spirito dell’epoca delle auto da sogno, è basata sul telaio da corsa della Maserati MC12 e cerca di catturare l’ultima espressione di velocità, sensualità ed eleganza per creare una scultura automobilistica funzionale e dinamica. Il contrasto tra la sua fluidità organica e la tensione severa della sua meccanica crea un dinamismo unico raramente realizzato.
Volendo restare ancorati alle radici da auto corsaiola, le superfici esterne sono state tenute basse e pulite: esse crescono e scorrono fino ai quattro parafanghi indipendenti e pronunciati, che ospitano i solidi cerchi in lega. Questi, che misurano rispettivamente 20’’ (davanti) e 22’’ (dietro) in diametro, sono specificamente disegnati per ricordare il marchio del Tridente e, come sulle auto da corsa, sono fissati attraverso un singolo bullone centrale.
Il basso e ondeggiante esterno ha una naturale ma forte fluidità, quasi come se il mercurio fosse stato versato sulla meccanica assumendone la sua forma. Il risultato è una linea possente ed elegante che, con un solo metro di altezza, dà l’impressione di movimento anche da ferma. Non è una coincidenza che il nome del prototipo richiami direttamente la leggendaria Birdcage 75th Tipo 63. Soprannominata “birdcage” per la costruzione del suo telaio con tubi saldati in triangolazione, queste vetture furono veramente uniche grazie al telaio e alla meccanica lasciate a vista sotto inusuali e larghi parabrezza trasparenti anteriori.
Il motore centrale inizialmente montato era un 4 cilindri da 260 CV poi sostituito dal V12 3000 in grado di sviluppare 320 cavalli a 8.200 giri/min., derivato dal prototipo della 350S e dalla 250F T2 Grand Prix. Il muso, che come nella Quattroporte contiene la tradizionale pianta trapezoidale Maserati, culmina nella grande bocca ovale fiancheggiata da bassi occhi orizzontali. La bocca aperta adornata con un grande tridente cromato nutre il radiatore montato centralmente e i condotti dei freni, e crea una sorta di ala dalla funzione aerodinamica.
I fari, sviluppati in partnership con OSRAM Opto Semiconductors, prevedono una tecnologia LED per lampade frontali con modello OSTAR che è la prima omologata al mondo. I contenitori dei fari sono fresati in alluminio e hanno anche funzione di raffreddamento contro il calore intenso dei LEDs.
Il posteriore del veicolo è caratterizzato da uno scivolo molto profondo, completato da alettoni attivi che salgono e scendono per produrre i necessari livelli di deportanza, assicurando stabilità ad ogni velocità. Quando sono sollevati, gli alettoni scoprono le uscite di raffreddamento del motore, che servono anche per ridurre la pressione dell’aria sotto la superficie dell’ala, e in più contribuiscono a creare più forza di deportanza. Gli ultrasottili fanali utilizzano anche l’ultima tecnologia LED e prevedono uscite per l’aria calda in modo da aiutare il raffreddamento del compartimento motore.
Infine, nella tradizione Maserati, gli scarichi sono adornati con robusti codini ovali rifiniti in cromo.
Gli interni
Guardando attraverso il parabrezza, è possibile vedere l’ampia struttura in fibra di carbonio della sezione del naso, che si chiude all’indietro per accogliere la cellula passeggero. Inseriti nella cellula si trovano una slitta indipendente per il passeggero, parzialmente rivestita di Alcantara, e l’head up display, che è sospeso ed agisce anche da plancia. È qui, al centro della vettura, che vediamo come l’auto mette insieme due mondi: la tecnologia orientata al futuro di Motorola combinata con il puro DNA corsaiolo e il raffinato patrimonio di Maserati.
Il trasparente head up display rivela l’intelligente cuore della vettura, aggiornata al suo ambiente e connessa al futuro.
In contrasto con la natura virtuale non fisica del display è la struttura triangolare che lo supporta e che nostalgicamente richiama l’interno della Birdcage Tipo 63, essenziale nel suo approccio e inoltre visivamente connessa alla meccanica dell’auto.
In questo modo gli interni riflettono la convinzione che le nuove tecnologie di successo sono quelle in grado di integrare uniformemente senza negare ciò che è già grande oggi. Una simbiosi simbolizzata dal tipico orologio centrale Maserati, fisico e virtuale al tempo stesso.
Come ulteriore caratteristica, l’auto è stata creata interamente con materiali rinnovabili, privilegiando l’utilizzo di componenti riciclati piuttosto che di risorse naturali.
Inoltre la Birdcage 75th estende il concetto di interfaccia auto/utente, visto che i nostri bisogni stanno spostandosi definitivamente verso un’interfaccia auto/mobilità.
L’auto diventa un elemento centrale nelle nostre quotidiane attività di comunicazione. Attraverso uno strumento di navigazione montato centralmente è possibile navigare per mezzo di un personalizzato raggio di funzioni e menu. Ma non solo, le numerose fotocamere posizionate sull’auto consentono di condividere l’esperienza di guida con altri, mentre la proiezione di immagini di telecamere infrarossi sul head up display trasparente permette di migliorare la propria esperienza di guida di notte.
La “Seamless Mobility” Di Motorola
La Birdcage 75th rappresenta un’applicazione della visione di mobilità senza confini di Motorola (seamless mobility). La telefonia ha svelato l'esistenza di un mondo in continuo movimento, al punto che oggi è difficile immaginare la vita senza telefono cellulare. Oggi non ci accontentiamo più, mentre siamo in viaggio, di effettuare semplici telefonate ma, con i telefoni cellulari, vogliamo accedere a svariati servizi e Motorola ha reso possibile tutto questo.
Ma non solo, vogliamo inviare immagini e ascoltare la musica: ed il desiderio è stato esaudito.
Ora Motorola è pronta per il passo successivo. Le persone sono in continuo movimento e vogliono avere con sé ogni cosa. Quello che vogliono è un mondo seamless mobility. Soluzioni che fanno vivere l'esperienza di essere connessi sempre, a tutto e con tutti i servizi a disposizione. “Mobilità”, è la fase successiva della rivoluzione di Internet; consentirà agli utenti di comunicare e trattare le informazioni indipendentemente dal luogo in cui si trovano.
Le tecnologie integrate nella concept car realizzano questa visione di seamless mobility e utilizzano sistemi di pagamento, un iPen ed un mobile router, sfruttando schermi di proiezione per la comunicazione uomo-macchina.
L’idea di costruire una concept car con Motorola è nata quando la società del gruppo Pininfarina dedicata all’industrial design, Pininfarina Extra, già partner di Motorola nel design della sua ultima linea di telefoni cellulari con tecnologia iDEN, ha iniziato a progettare la nuova linea di terminali.
Il nuovo portafoglio prodotti iDEN combina linee dal design accattivante con le ultime tecnologie disponibili, telefoni cellulari digitali con accesso wireless di ultima generazione ad Internet, text pager e funzionalità two-way radio – comunicazione radio a due vie, che permette agli utenti di comunicare istantaneamente con uno o più individui con la sola pressione di un tasto. Si è realizzata, quindi, l’integrazione della visione seamless mobility di Motorola in una concept car tecnologicamente avanzata.
Questa sfida è stata colta e portata avanti da Pininfarina Extra, attraverso la collaborazione al design dell’abitacolo e dell’accessoristica della concept car.
La filosofia di design dei cellulari iDEN di Motorola è basata sullo studio della bionica: il rapporto tra design e natura. Il design del concept è infatti ispirato ad uno squalo, che si muove nell’acqua guidato da un sensore.
Allo stesso modo, questa auto percepisce il suo ambiente quando si muove.
Telaio scocca portante in carbonio e honeycomb di nomex con struttura anteriore e posteriore in alluminio
Carrozzeria in fibra di carbonio
Sospensioni anteriore e posteriore: a quadrilateri articolati con schema push-rod; ammortizzatori monotaratura e molle elicoidali coassiali
Freni impianto Brembo a quattro dischi autoventilanti e forati, ant. 380 mm x 34 mm, post. 335 mm x 32 xx; pinze in lega leggera a sei pistoni anteriori e quattro posteriori
Trasmissione cambio longitudinale posteriore rigidamente collegato al motore. Trasmissione a 6 marce sequenziali.
Motore 12 cilindri a V di 65°cilindrata 5998 cm (3)
Potenza oltre 700 CV
Lunghezza 4656 mm
Larghezza 2020 mm
Altezza 1090 mm
Passo 2800 mm
Sbalzo anteriore 1066 mm
Sbalzo posteriore 790 mm
Carreggiata anteriore 1660 mm
Carreggiata posteriore 1650 mm
Pneumatico anteriore 275/30 20 "
Pneumatico posteriore 295/35 22"
Pesa a secco 1500 kg circa
Ufficio Stampa Maserati
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