Avere tanti soldi
presupporrebbe la contestuale evidenza di possedere anche un’alta capacità di spesa e l’attuale
Governo Monti, avendo in sé ministri,
alcuni dei quali hanno rappresentato i vertici del capitale espresso dalle
banche, altri i vertici della finanza, altri ancora i più alti esponenti del
libero professionismo, deterrebbero eccome un’alta capacità di spesa che però
non esprimono per niente, almeno in fatto di auto, anzi, pare che uomini e
donne dell’attuale politica italiana vivano alla stregua di qualsiasi altro
mortale d’Italia, vediamo perchè!
Ad esempio Gianpaolo D’Andrea,
che riveste una carica importante quale è il sottosegretariato alla Presidenza
del Consiglio, detiene un’auto che più datata non si può. Un’Alfa Romeo 145 di
14 anni d’età. Ma c’è chi fa ancora peggio, come avviene con il premier Mario
Monti che di auto ne avrà anche due, ma il cui valore sommato non
raggiungerebbe quello neanche della più economica utilitaria presente sul
mercato. Infatti, “SuperMario” è proprietario di una Lancia Dedra del 1995 e di
una Lancia Kappa del 1998. Va un po’ meglio a Vittorio Grillini che è
viceministro all’Economia che possiede una Jaguar di quasi vent’anni e una
Volkswagen Golf di ben 32 anni d’età.
Più recente è l’auto
appartenuta a Piero Gnudi agli Affari Generali che di auto ne ha una più
recente rispetto ai colleghi di cui sopra. Visto che parliamo di un’auto di “appena”
dieci anni di vita, una Fiat Stilo Multiwagon, più o meno della stessa annata è
la Lancia Lybra di Francesco Profumo all’istruzione immatricolata nel 2001. E i
primi anni del 2000 avranno rappresentato per alcuni degli esponenti del
Governo Monti un momento importante per cambiare le auto, si pensi ad Antonio
Catricalà, ex Presidente dell’Antitrust, oggi sottosegretario del Consiglio dei
Ministri che è proprietario di una Mercedes ML del 2001, mentre Piero Giarda,
che cura i Rapporti col Parlamento, si accontenta di una Seat Ibiza, anno 2002.
E continuando a spulciare
fra le dichiarazioni dei redditi dei “nostri” uomini politici del momento,
scopriamo che neanche l’attuale Ministro della Giustizia, che ha fatto un po’
parlare di sé sapendo che incamera qualcosa come 7 milioni di reddito lordo
annuo, redditi 2010, ma che in fatto di auto si accontenterebbe di poco, visto
che è proprietaria di una Daihatsu del 2006 e di una Toyota del 2009. Va meglio
a Giampaolo Di Paola, ministro della Difesa, felice proprietario di una
Mercedes Classe B. Per lo meno è più recente l’auto detenuta dal ministro del
Lavoro Elsa Fornero, che possiede una Toyota Aygo, mentre Corrado Passera,
Ministro dello Sviluppo Economico, è proprietario di una Mercedes Classe A, non
di recentissima produzione, fino a giungere a Fabrizio Barca (Coesione territoriale) felice proprietario di
una Renault Kangoo, mentre più
attento alle novità a quattro ruote è Carlo De Stefano sottosegretario all’interno
che nel suo garage parcheggia una più fiammante Audi A5 mentre Corrado Clini
all’Ambiente possiede una Fiat 500. Per concludere una
nota su Giuliomaria
Terzi di Sant'Agata , ministro degli Esteri che sarebbe balzato meno alla cronaca
se si fosse limitato a possedere una Volkswagen Golf VI, a fare
più impressione, più per la particolarità del modello che per il suo reale
valore è stato apprendere che lo stesso uomo politico detiene in garage una
Harley-Davidson 883 del 2005, segno che il ministro è un buongustaio in fatto
di moto e a quanto pare coltiva la sua passione con cura.
Insomma, guardato il
parco auto dei nostri ministri ed esponenti a vario titolo di Governo ci si
rende conto che almeno in fatto di quattro ruote, non appartengono a nessuna
particolare casta.
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