martedì 3 luglio 2012

Corte di Cassazione: esemplare sentenza contro l'Anas

Non si aspettava di certo l’Anas una Sentenza della Corte di Cassazione che la reputava responsabile e civilmente tenuta a risarcire i danni al motociclista che subiva un incidente stradale riportando lesioni gravissime, nonostante lo stesso conducente guidava la sua moto in maniera scriteriata.

Il tutto si riferisce ad un sinistro della strada subito da un motociclista che a causa della velocità elevatissima sostenuta urtava contro
il guardrail e perdeva un braccio di netto. Dunque ci si aspettava di poter concludere la vicenda con la responsabilità del conducente senza tirare in ballo altri eventuali soggetti perseguibili ed invece così non è stato. Secondo la Suprema Corte, infatti, vero è che il motociclista guidava in modo scriteriato, ma vero è anche che nello specifico l’incidente occorsogli non avrebbe avuto quelle conseguenze drammatiche che di fatto si sono verificate se l’Anas, che gestiva quel tratto di strada, avesse agito in maniera diligente nella custodia della cosa affidatagli.  Invece, dopo la ricostruzione dei fatti, sarebbe emerso che l’Ente di gestione della strada, non si era curata di assicurare al meglio il guardrail che sotto la spinta della moto ha ceduto esponendo parti metalliche che di fatto hanno mutilato il giovane conducente. Ne deriva che la condotta di guida imprudente del motociclista è si passibile di sanzione, ma lo è anche l’Anas che è tenuta a garantire la sicurezza delle strade che gestisce e che se non lo fa come dovrebbe, come in questo caso, in forza dell’articolo 2043 del Codice Civile, risponde dell’evento e ne paga le conseguenze e, nello specificoè tenuta anche al risarcimento del danno verificatosi, nonché a tutte le spese legali e processuali.

2 commenti:

  1. adesso i motociclisti faranno ancor di più i pazzi, per le nostre strade........

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  2. Lo so, ma se l'Anas ha torto è giusto sanzionarla

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