In caso di sinistro spesso passa tanto, troppo tempo prima di ottenere
l’indennizzo dalla compagnia di assicurazioni auto.
Tuttavia è possibile accelerare le procedure conoscendo bene le opportunità
offerte dall’attuale normativa. In particolare, i sinistri Rc auto possono
essere risarciti in tempi più brevi rivolgendosi per le riparazioni alle
officine convenzionate, avvalendosi della procedura del risarcimento diretto
oppure del risarcimento in forma specifica.
In generale, la compilazione del modulo di constatazione amichevole
abbatte i tempi di indennizzo da 60 ad un massimo di 30 giorni. Nel dettaglio,
riparando la macchina danneggiata attraverso la rete di officine convenzionate
con la compagnia si abbattono i tempi di risarcimento, in
quanto è direttamente l’impresa assicurativa a pagare la riparazione senza che
l’assicurato debba presentare la fattura del carrozziere (tutte le maggiori
assicurazioni, da Direct
Line a Quixa, hanno una lista di riparatori convenzionati disponibile sul
proprio sito internet).
Con il risarcimento in forma specifica invece, il rimborso
del danno può avvenire soltanto se ci si avvale dell’intervento di officine
convenzionate, come specificato dalle clausole contrattuali. Questa scelta, in
sede di stipula della copertura Rc auto, permette non solo di accelerare
le operazioni di indennizzo in caso di sinistro, ma di norma consente
anche il pagamento di un premio assicurativo un po’ più basso.
Dal 2007 l’Isvap, oggi Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), ha inoltre
introdotto il risarcimento diretto con l’obiettivo, tra gli
altri, proprio di accelerare i tempi di liquidazione. Con il risarcimento
diretto, infatti, l’assicurato danneggiato può chiedere la liquidazione del
danno direttamente alla propria compagnia di assicurazione. Sarà poi
quest’ultima a rivalersi sulla compagnia di assicurazione dell’automobilista
che ha commesso l’incidente con colpa.
Art. redatto da Help Consumatori
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