Come gli operatori del mercato impostano le relazioni con i clienti? Con quali criteri applicano la copertura? Quali sono gli eventuali vincoli? Come gestiscono i rapporti con le officine che devono intervenire in caso di necessità? A queste domande ha cercato di fornire una risposta l’indagine realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con ‘Al Volante’ e i cui risultati integrali sono sul numero in edicola.
“I risultati emersi dall’inchiesta – spiega Raffaele Caracciolo esperto di automotive dell’Unione Nazionale Consumatori – sono in linea con le segnalazioni che giungono ai nostri sportelli:
per questo motivo dallo scorso gennaio l’Unione Nazionale Consumatori ha predisposto lo standard ‘Auto futura’ per applicare correttamente la garanzia e rendere più trasparente il mercato. Questo sistema, al quale hanno già aderito 350 tra concessionarie e saloni multimarca, si basa sulla valutazione dell’uso pregresso di una vettura mediante un apposito software che fissa in 79 punti la qualità media di un’auto di seconda mano, alla quale corrisponde la quotazione del listino dell’usato: punteggi inferiori implicano un maggior rischio di interventi e diminuiscono progressivamente il prezzo. L’ applicazione dello standard da parte di un venditore -conclude Caracciolo- rappresenta la miglior tutela possibile del consumatore e nel contempo anche la protezione del professionista dal rischio di pratiche commerciali scorrette e difetti di conformità”.
Per maggiori informazioni sullo standard consultare il sito www.consumatori.it alla voce Automotive.
Per maggiori informazioni sullo standard consultare il sito www.consumatori.it alla voce Automotive.
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